Controllo della Caldaia ogni quanto

Ogni quanto si deve far pulire una caldaia? Secondo il Decreto legislativo 192/2005, modificato dal n. 311/2006, che regolamenta i tempi e le modalità delle verifiche degli impianti di riscaldamento, il controllo alle caldaie di potenza maggiore o uguale a 35 kW (quelli condominiali centralizzati) deve essere effettuato almeno ogni anno.

L’assistenza caldaia per impianti con potenza inferiore a 35 kW (tutti quelli autonomi) deve essere effettuata ogni due anni, se la caldaia ha più di otto anni ed è stagna oppure se la caldaia è a camera aperta ed è installata all’interno di locali abitati. * Per tutti gli altri impianti con potenza inferiore a 35 kW, il controllo dei fumi e l’annessa pulizia possono avvenire ogni quattro anni. Le singole Regioni, nell’ambito della loro autonomia, possono stabilire regolamenti più restrittivi. In Lombardia, per
esempio, chi ha un impianto autonomo inferiore a 35 kW a combustibile gassoso ha l’obbligo della manutenzione ogni due anni.

Comuni e Province possono compiere verifiche a campione sugli impianti. Se dall’effettuazione della prova di combustione, con appositi strumenti che misurano temperatura e composizione dei fumi, il rendimento risulta inferiore ai valori stabiliti, scatta l’obbligo di sostituzione della caldaia entro la stagione successiva. Per assicurarne il regolare funzionamento, le aziende produttrici possono consigliare tempistiche differenti per la manutenzione, in genere una volta all’ anno.

Coloro che effettuano il controllo rilasciano il cosiddetto bollino blu che attesta la validità a norma dei fumi prodotti dalla caldaia. L’ “esame dei fumi”, obbligatorio per legge consiste nel misurare la quantità dei gas presenti nella combustione, tra i quali il monossido di carbonio, permettendo cosi di tenere sotto controllo sia la sicurezza sia l’inquinamento atmosferico.

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